Perché le Mind Map facilitano la vita?
Possiamo usarle per prendere appunti, riflettere, studiare, progettare o apprendere… Le Mappe Mentali sono uno strumento straordinario per semplificare anche le cose più difficili!
Quando ho iniziato a fare questo lavoro, mi capitava di uscire dalla riunione con i clienti, con la netta sensazione di aver capito tutto, ma, nella realtà, dopo poche ore, non ricordavo proprio tutto! Dovevo fare lunghe ricostruzioni studiando i pochi appunti che avevo preso, per cercare di ricordare cosa il cliente mi aveva detto in fase di analisi. Perdevo tanto tempo a cercare di ricostruire le informazioni e spesso mi sentivo poco efficace, tanto che dovevo per forza richiamare e cercare di chiarire meglio ciò che mi ero persa per strada.
Potete immaginare, quando si progetta un evento, un meeting, un percorso formativo o un congresso, quanto siano numerose le informazioni da chiedere e ricordare. La mole di cose da sapere è tanto più vasta, quanto più l’evento è complesso.
Ho continuato così per un certo periodo: in riunione mi sembrava di aver esplorato ogni cosa. Poi tornavo in ufficio e mancava sempre un pezzo. Un giorno, un cliente mi ha chiesto di progettare un corso sulle mappe mentali: così ho iniziato a studiarle, poi ad usarle e da allora non ho più smesso!
Il processo che seguiamo per creare una mind map è lo stesso che segue il nostro cervello quando lavora. La forma radiale di una mappa, che parte dal centro e si espande verso l’esterno con i suoi rami, è speculare alle connessioni create dai neuroni del nostro cervello. Questi ultimi, si collegano tra loro utilizzando parole chiave, immagini, rami primari e secondari, dando vita a vere e proprie reti che servono per memorizzare le informazioni, proprio come avviene con le Mappe. Ecco perché le mind map sono così efficaci e potenti nel nostro lavoro e perché consiglio di utilizzarle prima, durante e dopo la vostra conversazione con il cliente!
Il Mind Mapping è uno strumento utile per preparare gli incontri, poiché permette di definire in modo strutturato gli ambiti di indagine. Annotare le parole, ramo dopo ramo, permette di capire cosa sappiamo da cosa manca; aiuta ad avere la visione d’insieme e la chiarezza del dettaglio: facilita la raccolta di informazioni categorizzandole; e in ultimo, consente di scrivere tutto l’essenziale, senza perdere tempo a scrive parole inutili. Non solo: farà anche da guida durante il colloquio, aiutandoci a focalizzare la nostra attenzione sulle domande giuste da porre.
Una volta presa confidenza, possiamo usarle anche per raccogliere le informazioni durante il colloquio o le riunioni. Come funziona? Semplice: annotiamo solo parole chiave che danno senso al discorso. Creiamo connessioni con linee e frecce più o meno marcate, inseriamo tanti piccoli disegni stilizzati per richiamare l’attenzione, rinforzare, esemplificare o sintetizzare il contenuto. In ultimo, usiamo i colori per evidenziare o circoscrivere.
Molte aziende, oggi, fanno creare mappe visuali durante le riunioni importanti. Chiamano uno specialista di Sketchnoting che sintetizza i concetti importanti in un percorso visuale, composto da disegni e parole. Il risultato è una grande opera bellissima che di solito viene appesa all’interno dell’azienda, per comunicare quanto emerso in riunione ai propri dipendenti.
Se iniziate a usare le mappe mentali, più o meno colorate, vi accorgerete in poco tempo quanto il vostro modo di prendere appunti, fare un’intervista o solo una presentazione in pubblico cambierà: semplificandovi davvero la vita.